Archivio | luglio, 2011

Indaco

10 Lug

La tintura con indaco – Indigofera Tinctoria – è considerata una della più complesse da ottenere.
Esistono fondamentalmente due metodi per ottenere il bagno di colore: per fermentazione e per riduzione.
La fermentazione dell'indaco è un procedimento piuttosto lungo (3-4 settimane) e richiede presenza continua ed attenzione costante. Ecco perché per il momento ho rimandato a settembre (!!!!) questo tipo di sperimentazione.
La riduzione dell'indaco è invece un metodo più semplice e che richiede meno tempo.
Entrambi questi metodi servono a rendere solubile l'indaco che naturalmente non lo è.
Per la riduzione dell'indaco si utilizzano sostanze in grado di eliminare l'ossigeno presente nel bagno di colore così che l'indaco diventi solubile e si attacchi alle fibre.
Con l'estrazione delle fibre dal bagno di colore esso, nuovamente a contatto con l'ossigeno si ossida e si fissa indelebilmente alle fibre.
Questo è, molto in sintesi, ciò che ho studiato sulla tintura con l'indigofera tinctoria.

Dopo lo studo la pratica.
Ho seguito per bene le indicazioni di Maiwa creando la soluzione di indaco e provandone l'efficacia su un bicchiere.

Natural dyeing

Da giallo è diventato blu! Il primo passo era fatto

E poi il bagno di colore

Natural dyeing

Ero troppo impegnata in questo esperimento per fotografare la magia dell'indaco: le fibre escono gialle dal bagno di colore; velocemente diventano verdi e infine azzurre!

Giusto per avere un'idea, date un'occhiata ad uno dei tanti video che ho trovato su Youtube sulla tintura con Indaco

Ed ecco i risultati di diversi bagni di colore

Natural dyeing

Queste invece sono tinture di legno di campeggio, indaco e Reseda Luteola e indaco insieme per fare il verde.

Natural dyeing

Ora gli esperimenti vanno avanti per cercare di ottenere una buona riduzione del bagno di indaco.
Che emozione!

A presto 🙂